Cose da sapere

Se vogliamo vendere argento con la massima efficacia ed evitare fregature, dobbiamo conoscere alcune caratteristiche fondamentali. Non è necessario diventare gioiellieri o esperti in metalli preziosi ma con poche informazioni vendere argento potrà diventare un'attività più redditizia.

Riconoscere l'argento


In genere, se l'oggetto è realmente in argento è presente un timbro o una targhetta con scritto 800, 835, 925. Questi numeri indicano la percentuale di argento. La dicitura ARG, invece, significa argentato, cioè che il nostro oggetto è soltanto ricoperto da una piccola lamina in argento. Tale argento è molto difficile da recuperare e non trova quindi mercato. Esistono inoltre altre diciture che identificano prodotti di scarso valore.
  • Argentone: lega di rame, nichelio e zinco argentata galvanicamente
  • Sheffield: ottone nichelato e argentato galvanicamente
  • Silverplate: anch'esso ottone nichelato e argentato galvanicamente



Vendere argento
Vendere argento: lingotti


 

Il punzone

 

I punzoni sono dei marchi che riconoscibile l'oggetto e lo collocano in un periodo storico, dandoci importanti informazioni sul manufatto in argento.
I punzoni sono stati introdotti nel tardo Medioevo per poter standardizzare la purezza dell'argento e per garantire la qualità produttore.
Con l'evolversi dei sistemi di punzonatura, ogni paese o regione ha acquisito una serie diversa di punzonature d'argento. Oltre all'uso dei punzoni per certificare il contenuto di argento, questi possono essere molto utili anche ai fini dell'identificazione. Spesso vengono utilizzati questi marchi, o parte di essi: un marchio standard che garantisce la purezza dell'argento, un marchio della città che indica la posizione dell'ufficio che ha valutato l'argento, la lettera della data e il marchio del produttore del particolare argentiere.




Osservando i punzoni possiamo quindi ricavare le seguenti informazioni:
  • Titolo dell'argento
  • Provenienza: se è presente una stella, proviene dall'Italia
  • Città: indicata con una sigla (es PA per palermo, FI per Firenze e così via)
  • Fabbricante: ogni fabbricante ha un proprio punzone (in cifre)


Ad esempio gli argenti italiani prodotti tra il 1928 e il 1944 sono punzonati con il fascio littorio e sono molto ricercati dai collezionisti.
Se è presente il numero 800 senza che sia cerchiato la produzione dell'oggetto risale ad un periodo precedente il 1930.
Gli argenti inglesi hanno 4 o 5 punzonature dalle quali si risale all'anno di produzione, alla città e anche all'argentiere.
Esistono però anche dei punzoni falsi, fatti così bene da far credere che un oggetto nuovo sia in realtà antico.

 

 

Titolo dell'argento


Il titolo dell'argento è la percentuale minima di argento presente nella lega che compone un oggetto.
I lingotti in commercio hanno in genere titolo 999/1000. Questo significa che sono composti per il 99,9% (cioè 999 parti su 1000) da argento puro.
I gioielli e gli oggetti in argenteria hanno invece titolo 800, 835 e 925. Tali valori indicano la percentuale di argento puro, che è legato ad altri metalli, utili anche a dare consistenza ad un elemento che allo stato puro è molto tenero.

L'argento 925/1000 viene definito Sterling Silver. Le 75 parti di altro metallo sono in genere quasi esclusivamente di rame e, in alcuni casi, è introdotta una piccola percentuale di zinco.

L'argento 800 viene generalmente usato per la classica argenteria, come i servizi da thè o caffè.

Argento massiccio: in genere contiene un marchio di garanzia, ed è costituito da 925 parti di argento puro su 1000. L'oggetto è bianco splendente, e nel corso degli anni forma una patina che non va assolutamente rimossa, pena una diminuzione del valore del manufatto.

Argento dorato: chiamato anche vermeil è un argento rivestito da una placcatura d'oro di almeno 10 carati, spessa almeno 1,5 micron. E' più costoso dell'argento e viene impiegato per fabbricare oggetti di particolare pregio.

Più alta è la caratura, maggiore sarà il prezzo che si riuscirà a spuntare dalla vendita.


Quantità di argento venduta


Se vogliamo vendere argento, anche la quantità che mettiamo in vendita può fare la differenza sul prezzo finale. La valutazione sarà infatti maggiore con l'aumentare del peso dell'argento venduto. Se ne vendiamo meno, avrà una valutazione più bassa. Vengono distinte tre soglie di valutazione.
  • da 0 a 1499 grammi
  • da 1500 a 4999 grammi
  • oltre i 5000 grammi


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